Hotel Arezzo – Albergo 4 Stelle in centro storico

Arezzo e prodotti tipici toscani

Arezzo il luogo migliore dove mangiare ottimi piatti tipici toscani

Arezzo è una deliziosa destinazione culinaria in Toscana che offre molti piatti locali e regionali dai sapori forti, se soggiorni da noi, per vacanza, svago o semplicemente per lavoro devi assolutamente provare i piatti tipici aretini accompagnati da un ottimo vino rosso nostrano.

Arezzo ha vinto numerosi riconoscimenti per la qualità dell’offerta, in città è quasi impossibile imbattersi in un locale dove si mangia male, questo grazie ad un lunga tradizione che vede un grande impegno nella ricerca degli ingredienti e nella qualità generale dei piatti.

Ecco allora i 5 piatti che devi assolutamente provare se hai scelto Arezzo ed il nostro Hotel come tua prossima meta.

Il nostro centro storico pullula di Ristoranti, Trattorie, Osterie e quant’altro dove potrai gustare le prelibatezze del nostro territorio immersi nella storia e nella cultura che pernea ogni angolo della nostra stupenda città, tutti a pochissimi passi dalla nostra struttura.

La cucina aretina, come ogni cucina tradizionale e regionale in Italia, trae origine da diverse culture e dal passaggio di popoli che lasciano il loro segno sul territorio. In particolare, la cucina Aretina è stata contaminata lungo il corso dei secoli dalla cultura Etrusca, medioevale e contadina. La fusione di queste culture ha permesso di sviluppare una notevole tradizione gastronomica, fatta di stuzzicanti prelibatezze che ormai tutti conosciamo.

Scopriamoli insieme!

Zuppa dei tarlati

Questa zuppa è piuttosto insolita rispetto alla maggior parte delle zuppe toscane perché ha come protagonista la carne al posto dei legumi e delle verdure.

Per capire le origini di questo piatto bisogna partire dalla famiglia Tarlati, che ha un castello a Pietramala, nei pressi di Anghiari. La zuppa, deriverebbe dal potente e ghibellino vescovo Tarlati, a capo di una fazione della città, denominata dei Secchi, in contrasto con quella dei Verdi della quale fu vincitrice.

Questo gli permise di diventare signore di Arezzo, quindi di estendere il suo potere e il suo dominio fino a Città di Castello. Si trasferì spesso in Francia quando la residenza papale era stata trasferita ad Avignone ed è qui che trovò una zuppa francese, vellutata e cremosa, che voleva riportare nella sua città.

Recentemente la zuppa ha iniziato a fare il suo ritorno e ora viene servita nei ristoranti di Arezzo conquistando il cuore dei buongustai.

La zuppa è una vellutata, ovvero una minestra legata grazie alla presenza di burro fatto sciogliere in una pentola, al quale viene aggiunta la farina, la stessa base impiegata per la besciamella.

L’ingrediente principale è costituito dalla carne, che può essere pollo o gallina o fagianella, che servirà sia per preparare il brodo che per costituire la sostanza stessa della minestra, con le carni che devono essere disossate e pestate nel mortaio. Il tutto viene servito poi con dei crostoni di pane tostati. Fra le aggiunte previste, anche la presenza di funghi e mandorle.

Tra i primi piatti aretini la zuppa dei tarlati è sicuramente uno dei più particolari ed interessanti.

Pappa al pomodoro

La pappa al pomodoro è un primo piatto povero di origine contadina, tipicamente aretino, preparato con pane toscano raffermo, aglio, basilico, pomodori pelati e abbondante olio extravergine di oliva, originariamente veniva fatto per recuperare il pane.

La zuppa di pomodoro è perfetta in inverno come una zuppa calda e altrettanto deliziosa in estate servita fredda, con un po’ di olio extravergine d’oliva e foglie di basilico tritate.

Come spesso è accaduto con i piatti semplici, poveri e di recupero, anche la pappa al pomodoro ha subito delle piccole varianti applicate da ogni famiglia, in base ai gusti personali, come per esempio, l’aggiunta di un soffritto di cipolle o porri oppure di cipolle, carote e sedano.

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La nostra struttura in centro storico è a pochi passi da decine di ristoranti, trattorie e osterie dove potrai mangiare ottimi prodotti tipici toscani. Prenota subito.

Ribollita

La ribollita è il piatto di recupero per eccellenza della tradizione culinaria toscana. Di origini antichissime, già nel medioevo i nobili erano soliti consumare le loro pietanze dentro a dei pani detti “mense”.

Quando il pranzo era finito, gli avanzi di pane venivano dati ai servi, che li abbinavano alle loro povere verdure e li facevano bollire per fare una zuppa sostanziosa e gustosa. Ancora oggi questa ricetta fa parte della cucina casalinga, conosciuta e apprezzata in diverse varianti nella stessa regione che esprimono tradizioni familiari o usanze del luogo.

Panzanella

Molte regioni si contendono l’origine della panzanella, Toscana, Umbria, Lazio e Marche in particolare, si tratta infatti di una preparazione rustica a base di pane raffermo bagnato in acqua, pomodori, cetrioli, cipolla e basilico il tutto condito con olio extravergine di oliva, sale e aceto di vino bianco.

La panzanella è un piatto povero, della tradizione contadina, semplicissimo ma molto gustoso.

La versione aretina, che troverete nei ristoranti, usa pane toscano, senza sale ed è una pietanza perfetta per l’estate, con il caldo infatti questa insalata di pane e verdure è ottima come antipasto, aperitivo o vero e proprio piatto unico.

Bistecca di Chianina

Se c’è un piatto che riempie d’orgoglio gli aretini è la “chianina”, spesso confusa con la “fiorentina”.

Questo piatto si basa sulla carne di una razza bovina molto rara che deve il suo nome alla Val di Chiana, dalle dimensioni generose e dal tipico manto bianco, ha origini antiche ed è conosciuta da più di 2000 anni in quanto, un tempo veniva utilizzata come razza da lavoro da Romani ed Etruschi.

Chi ha assaggiato la fiorentina di carne chianina sa perché è considerata uno dei prodotti gastronomici più buoni e pregiati al mondo. Il segreto, al di là della maestria nella preparazione e della frollatura, sta proprio nelle qualità e nelle proprietà che la rendono unica ed inimitabile, la carne è molto magra, con una consistenza simile a quella della bistecca fatta da tagli di controfiletto e costata. È anche incredibilmente saporita, con un gusto ricco e complesso che ti lascerà a bocca aperta.

Non puoi mangiare una bistecca di chianina senza accompagnarla ad un vino rosso, un chianti classico o meglio ancora un rosso prodotto proprio ad Arezzo.

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